Thursday, December 31, 2015

Anno Nuovo _ 2016

Auguri a tutti 
per il 
NUOVO ANNO - 2016



che sia tutto quello che desideri.

Saturday, December 26, 2015

Tutto ha una fine...


Tutto ha una fine...
Il Natale 2015 è arrivato e passato in un lampo.
Sul volto di piccoli e grandi si scorgono segni di
stanchezza.
Qualcuno ha mal di testa, altri hanno mal di stomaco,
solo i bambini sentono ancora l'euforia dei regali
e di qualche leccornia rubata senza farsi accorgere
dai genitori. I nonni cominciano a ritrovare la loro
pace quotidiana mentre i genitori si affaticano
per rimettere tutto a posto. Dai piatti alle ciotole,
dalla cristalleria alle bottiglie vuote, dagli avanzi a
quei regali accettati con un sorriso pur sapendo che
mai saranno usati....
Sono molto contenda di aver trascorso il mio
Natale con la famiglia anche se fuori è stato un po strano,
Tutto era verde e non avevo mai visto sulle strade dei
Babbo Natale con pantaloncini corti e scarpe da corsa!
Ma dove è andata a finire la mia odiata e amata NEVE....?

NB: Grazie a Davide del suo aiuto anche in questo
periodo Natalizio.

Saturday, November 28, 2015

Guardami



"Guardami nei occhi
e sostieni il mio sguardo
mentre confusione e
malore ci circonda.
Guardami, e se puoi dirmi
che pazza io sono, beh,
più di questo non posso dirti:
 "Chi altri al proprio buio
induce, troverà brutta compagnia
finché non riconosci la giusta strada
e li resterai a piangere la tua
nuova acquistata sorte ..."

Friday, November 27, 2015

Saluti a la vita

Oggi è un giorno grigio, senza sole,
ma stamani ho aperti gli occhi
e cosi debbo dire che sono fortunata.
Molti non avranno la fortuna
di vedere questa pioggia leggera,
il plumbeo cielo senza sole,
la neve che si è sciolta nella notte
mentre io, con tazza d'acqua calda,
cercavo sotto le coperte,
di scacciare la malinconia
del buio e scuro mese di Novembre.
Saluti a voi che siete qui
a leggere quel che scrivo,
e mi spiace di non avere
neppure una foto da mostrarvi,
ma se oggi esco, forse potrò esibire
qualcosa di più notevole.

"Buon Thanksgiving day" a i miei
amici Americani sia al sud
o sparsi per il mondo.

Monday, November 23, 2015

La fine delle ferie


Ben ritrovati...
Cosi dopo tre giorni di corse per le campagne
siamo partiti per Civitavecchia, dove,
con trepidazione, dovevamo iniziare la nostro
crociera tanto attesa.  La strada che
percorremmo era molto tranquilla,
senza eventi particolari, con la super strada
un po noiosa e il panorama monotono.
Arrivati al porto siamo stati fortunati
in quanto abbiamo trovato quasi subito,
dopo due o tre giri, dove lasciare la Mini-van.
Ci siamo poi incamminati verso l'imbarco
incontrando qua e la qualche mendicante e  dei
venditori ambulanti con le loro cianfrusaglie
da qualche euro. Dio santo, fuori c'erano 34
gradi  e dentro una massa umana con ventagli,
giornali, fazzoletti, pezzi di cartone insomma  con tutto
quello che si poteva trovare per farsi un po di
d'aria e respirare. E l'aria condizionata? Inesistente...
va beh! Cosi le mie nipoti mi hanno subito rinfacciato
il primo detto: "Quando vai a Roma fai come
i romani..." Ci si lamenta, gesticolando si brontola ...
tanto nessuno ti da retta!!!
Finalmente dopo due ore, fotografati, con i biglietti
verificati, con le chiavi delle cabine, ci incamminiamo ...
e cammina, cammina, e ancora cammina arrivammo
affannati sul ponte della nave per sentirci dire che
le cabine non erano pronte, che bisognava avere
pazienza ed aspettare ancora una o due ore.
Immaginate le nostre facce... "ci sono cadute le
braccia"!  Eravamo appena saliti, ci sentivamo
stanchi morti con lo stomaco che brontolava
perché non avevamo ancora mangiato, santa pazienza...
vabbe meno male che c'era l'aria condizionata!
Passati quei momenti, finalmente si parti lentamente
verso la nostra avventura. Prima fermata
"Cinque terre". Luogo certo stupendo dove abbiamo
visitato chiese, castelli, strade, vicoli, con tanti
odori di cibo conosciuto e sconosciuto. Dovemmo
camminare stando attenti a non perdere le nostre
guide con i loro contrassegni numerati, pero abbiamo
ben utilizzato tutto il tempo a nostra disposizione e alla
fine della giornata non ci facevano male solamente i
piedi ma anche le dita a forze di far video e scattare foto.
Arrivati a La Spezia, c'è stato un altro piccolo inconveniente...
e voi direte ma cosa le è successo ancora!
Dopo due ore di visita prendemmo il treno per andare a
Monterosso, eravamo un gruppo di 20 persone. OK,
comprammo i biglietti e partimmo per la nostra
destinazione, c'erano solo 4 o 5 fermate. Quando siamo
arrivati, tre persone del gruppo, un po lente e in ritardo,
non hanno fatto a tempo a scendere dal treno.  Quando
dai finestrini hanno riconosciuto il capo gruppo sul
marciapiede, ci hanno fatto segno con la mano, ma il treno
ormai partiva e tutto il gruppo stupito era li a guardarli
mentre se ne andavano...
Al capogruppo è quasi venuto un infarto. Quelli 
rimasti sul treno erano cinesi e non capivano una 
parola d'Italiano... Noi comunque, un po di fretta
abbiamo visitato la città, abbiamo pranzato e poi siamo
andati anche a bagnarci i piedi nel mare. Intorno
alle sei pomeridiane siamo ripartiti per ritornare sulla
nave e abbiamo ritrovato anche i nostri tre cinesi che ci
aspettavano avviliti e imbarazzati senza guardaci in
faccia. Una persona poi ha avuto un malore e il 
capogruppo ci ha mandati tutti sul bus per raggiungere
la nave mentre lui, poverino, ha dovuto andare con i
tre cinesi al pronto soccorso dove è rimasto fino a le
11 di sera (Mezz'ora prima della partenza nave). Un
posto dove non vorrò più tornare è Monaco ... Li
vogliono solo turisti ma non danno loro alcun servizio.
Barcellona non è cambiata per niente da quando ci sono
stata quasi 25 anni fa.  A Palma de Mallorca è stato bello e
ho goduto il mare, e non si e verificato nessun evento
particolare.

Capri.... beh lasciamo perdere! anche se
l'isola è molto bella, non c'è pero nessuna considerazione per i
turisti.
Direi comunque che la crociera in se e stata fantastica.
Nel ritorno a casa abbiamo incontrato qualche disagio,
ritardi,perdite di coincidenze, mal tempo,
corse negli aeroporti Canadesi... immaginatevi 7 persone
che corrono per prendere la coincidenze strascinandosi
valige, borse, cose varie in mezzo a fiumane di passeggeri
che arrivano in senso contrario: "Scusa, scusatemi, sorry,
excuse me..." e poi quando trafelati si arriva... il volo non parte!
Abbiamo aspettato  più di due ore...  poi alla fine ci
hanno imbarcati ma abbiamo aspettato un'altra ora perché
c'era maltempo sulla mia città.
... E non era ancora finita perché, arrivati sui nostri cieli ...
c'era traffico sulle piste di atterraggio e abbiamo dovuto
volare qua e la in attesa del nostro turno per poter scendere.
Anche se più volte ho detto "Ma chi me l'ha fatto fare....?"
è stato pero una bella vacanza... e sto pensando di organizzare
un altro viaggetto per l'anno prossimo ... sperando che sia
meno movimentato!

NB: GRAZIE Davide 

Friday, November 13, 2015

Ferie di famiglia - l'arrivo


Finalmente si aprirono le porte dell'aereo e respirammo
l'aria della nostra terra nativa.
Bastò lo scambio di uno sguardo con mio marito
per condividere quella gioia e speravo
che anche gli altri componenti della nostra
famiglia potessero provare lo stesso
sentimento pur non essendo la loro patria.
Raccolte le valigie e passati i controlli
della dogana, un signore di una quarantina
d'anni, mi chiese dove avremmo trascorso
le nostre due settimane. Gli raccontai del
nostro viaggio e gli dissi che avremmo percorso
l'autostrada Roma-Napoli. Lui, con un
finto sorriso sulle labbra e un pizzico di malizia
negli occhi, mi disse: "Beh ora conoscerete il forno Italiano..."
e io avrei voluto rispondergli :" Amico, se tu venissi nel
mio paese adottivo, ti farei provare quale frigorifero sia
e non ti lamenteresti più del forno italiano!".
Successivamente andammo alla ricerca della compagnia
di noleggio delle auto. Fatti tre piani in un ascensore
mezzo rotto, arrivammo finalmente, con prenotazione in
mano, ad uno sportello. C'era una coda lunghissima,
qualcuno dei nostri si mise in fila ed io con gli altri
ci mettemmo in un angolo ad aspettare.
OK tutto bene...aspettiamo,aspettiamo,
aspettiamo e ancora aspettiamo.
Intanto un po' di sete e d'appetito cominciò
a farsi sentire. Giunti al bancone, mia figlia e
suo padre stavano discutendo più di quanto mi
aspettassi. Passarono cinque minuti e
continuavano a discutere, poi 10 minuti, 20, 30
minuti e la discussione proseguiva.
Gli altri clienti cominciavano a lamentarsi,
ma niente da fare "Marco B", l'impiegato allo sportello,
continuava a dire che la mini-van prenotata,
per noi non c'era!
Ma come, con la prenotazione in mano,
con il pagamento già effettuato per i 4 giorni
nei quali ci sarebbe servita ...la mini-van non c'era?!
A quel punto anche la pazienza di mio marito e
mia figlia non c'era più.
Ci offrivano un'auto per 6 persone ...
ma noi eravamo in 7 e in più c'erano i bagagli.
"Marco B" diceva che gli spiaceva ma non poteva
fare niente. Allora mia figlia chiese il suo nome
e quello del direttore, poi si mise a scrivere ad alta
voce un e-mail al Presidente della compagnia di noleggio.
Marco Bello, questo era il suo cognome,
sentendo nominare il Presidente che mia figlia
conosceva ed al quale stava chiedendo l'utilizzo della
sua mini-van, usata quando veniva a Roma...
cambiò subito di colore diventando paonazzo!
Cari lettori, dopo 45 minuti, la mini-van fatta arrivare
apposta da Civitavecchia era a nostra disposizione e
anche se non era pulita, era certo meglio di niente.
E così potemmo partire. Eravamo tutti con un gran
appetito e stanchi morti senza sapere che...
un altro disastro ci aspettava!
Giunti in albergo non c'erano stanze per noi.
Mostrammo la prenotazione, ma poiché eravamo
arrivati in ritardo, avevano dato le nostre stanze
ad altri clienti. Voglio stendere un velo pietoso sul nome
dell'albergo in quanto ci hanno dato delle
camere simili a dei tuguri...
noi abbiamo accettato solo perché era la soluzione per
una notte soltanto. Finalmente il giorno dopo ci
diedero stanze da "...cristiani".
Facemmo quindi visita al vecchio casolare dei genitori,
andammo a trovare alcuni parenti e a passeggiare
per il piccolo paese che avevamo tutto per noi.
E' stato molto bello fare vedere il paesino dei nonni e
dei bisnonni paterni alle mie nipoti che ad un certo
punto mi chiesero come mai alle due del pomeriggio,
nei vicoli e in piazza, non ci fosse in giro nessuno.
" Mie care nipoti - dissi - a quest'ora e in questa stagione,
dopopranzo ( si fa la "pennichella" - un sonnellino - )
è tutto chiuso e le strade restano vuote".
Di questo fatto le mie nipoti furono molto contente
perché cosi ebbero tutto il paese a loro disposizione e
smossero così anche le pietre ...per la curiosità!
 
OK la prossima puntata sarà la crociera ed il ritorno a casa.
 
NB: Ciao Davide, grazie e tutto quello che ti so dire.

Tuesday, October 20, 2015

ferie in famiglia - la sorpresa

Siamo pronti?
Valigie e bagagli sono chiusi. Il vicino sa che stiamo
partendo e cosi esce a rassicurarci che sarà un buon
guardiano, annaffierà il mio giardino, taglierà l'erba
e prenderà la posta, i giornali e tutte le altre inutili
carte che il postino continua a portarci ma che
ormai, per la gran quantità, non guardo più.
Aaaaah ! C'è un bel po' di traffico, stanno
sistemando le strade e dappertutto è pieno di
divieti... ma come si fa ad arrivare all'aeroporto? Per
essere più comodi nel viaggio eravamo disposti a
fare molti chilometri in più per raggiungere il luogo
di partenza e così siamo andati fino all'aeroporto di
Toronto dove siamo arrivati  all'ora prefissata.
Il lounge era pronto ad accoglierci.
Una bevanda, un mezzo panino, una camminata a
guardare i negozi duty free  e poi tutti seduti ad
aspettare l'annuncio del volo per Roma con Air
Canada. L'arrivo a Roma è previsto intorno alle 9:00
del mattino, sperando che il meteorologo si sia
sbagliato prevedendo una temperatura di 32 gradi....
ma sarà veramente cosi caldo?!
Caro lettore, prima  di continuare, debbo però
confidarti che mio marito ed io, abbiamo avuto una
stupenda sorpresa dai nostri figli e dalle nipotine. A
Toronto hanno fatto finta di sorprendersi quando
siamo stati chiamati al bancone per comunicarci un
cambiamento dei nostri posti.
Ah! Ecco che si inizia proprio bene, pensai, vuoi
vedere che adesso ci danno posti separati? Quando
però ci hanno mostrato i  nuovi, il mio stomaco è
sceso e tornato al suo posto in un istante.
Ci avevano messo in "Business Class" con tanto di
posto a lettino! Oh mamma... che sorpresa, roba da
non crederci!
Non sapevo se dovevo sgridare le mie figlie o se
anche mio marito era complice di tutto questo...ma
no,  anche per lui era una sorpresa.
Una volta presi i nostri posti, la hostess ci porta
tovaglioli caldi, una coperta, drink, giornali, canapè
vari e champagne, il tutto mentre potevamo
comodamente sdraiarci, e credeteci o no, anche con
un bel paio di pantofole all'ultima moda

A la prossima puntata ... l'arrivo
a Roma.


NB: Sinceri ringraziamenti a Davide, senza di
lui non avrei l'audacia di pubblicare queste mie avventure.

Saturday, October 10, 2015

Le ferie in famiglia

OK ... partiamo con il racconto dell'avventura
dei 14 giorni passati nel Vecchio Continente a
partire dall'Italia e poi trascorsi girovagando
in crociera tra la Francia, Spagna e Monaco.
Sono occorso più di 5 mesi per organizzare
il tutto cominciando dalle informazioni sulla crociera,
a dove soggiornate 3 o 4 giorni in Italia prima
d'iniziare la nostra crociera.
Poi la verifica della validata di tutti i passaporti,
e chi voleva venire, e chi poteva venire,
e chi finiva l'anno scolastico assicurandoci
che nessuno avesse da ripetere corsi mancati
e da riprendere durante l'estate.
Fin qui nessuno problema....
Un paio di mesi di riposo  e poi ecco il tempo
di sborsare il denaro per i pagamenti, e si,
signori miei, mica si viaggia "gratis" ....
Fatto questo, sono iniziate  le corse nei negozi
per essere sicuri di avere tutto il necessario per
il viaggio, dai sandali, alle comode scarpe per
camminare, dai costumi da bagno, a maglie
e magliette, capelli e occhiali da sole.
E ancora giacche e pantaloni lunghi per la serata
del capitano, pantaloncini corti  estivi e
un pareo per entrare nei conventi.
Abbigliamento per gite in barca, per
viaggi in treno, in autobus o anche
per lunghe marce tra stradine, sentieri
stretti o non carrozzabili.
Mamma mia quanta roba....
uuuufffffffff  e quanto lavoro!
Prenotare  infine un mini bus a Roma
e un albergo al paese dei genitori
assicurandoci di avere docce, aria
condizionat, buon cibo e pulizia.
E cosi dopo tante fatiga, ecco finalmente,
per la gioia di tutti noi (un gruppetto di 7 persone)
il giorno della partenza.
Ultimo checking alle borse, valigie,
videocamere digitale, schede per i telefonini e via .....
si parteeeeeeeeeee!!!

A la prossima puntata...
 

Tuesday, October 6, 2015

Tuesday, September 22, 2015

Lettera dal cielo, "Ciao Piccola mia...

A letter from heaven from a father to
his daughter on her wedding day.
"Hi there my darling little girl it's daddy
from heaven coming to see you on this
special occasion.  I'm sorry little one
if I can't be with you physically, but
believe me I'm right beside you even if
you don't see me.
How I dreamed of this day, since your
first scream at your birth, I knew deep in
me that you would be a bundle of joy and
pride to me.
I know your heart is heavy and I (as your
father) can feel your heartbreak and your
fitting tears trying to push through me.
I'm trying hard not to let these sentiments
take possession of your body, you really
don't need them and don't deserve them,
TODAY it's your day to shine bright in
the crowd that will surround you and the
young man you brought to me to accept
my approval of your choice.  He is a good
fellow, be good to him and he will be good
to you and the family you will together
create when you feel ready to accept and
take responsibility for a tiny screaming read
head like the one I held in my arms as soon
as you come into this world.
Today I will eat and joke with you, I will try
my best not to step on your feet on your first
dance as a married women, you will feel my
arms around you and like in the older days
you tried to make yourself comfortable  on
my feet and saying "Daddy make me dance..."
Little one I thank you for your continuous love,
for your taughts when you remember me, I know
that deep in that little heart of yours there's always
a place that is mine.  So little one I bless you from
heaven and when you need me, you just say that
little word that came out of your instantly when
you needed me....
"Daddy, stop and listen to me, I need you".
and I will stop what I'm doing in heaven and
come to you.  It's my promisse to you on your
wedding day.
Love angel Daddy.

NB: Emozione forti ancora troppo dolorosi,
un giorno mettero la versione in Italiano.

Ciao bambina mia, sono papa che ti
parla dal cielo.  Dai piccola non lasciarti
prendere dalle lacrime, queste no
resolvano nulla, e solo tempo perso
e non voglio vedere su quel tuo viso ne
esitazione e ne rimorso, ricordati quello
ti diceva quando eri una bambina magrolina con
un viso pieno di "tache de rousseur" che mi
fissavi e volevi assolutamente che ti
bacciavo per farti passare le tue pene e
i graffi che ti procuravi costantemente.
Lo sai che ti ho promesso di esserti vicino
il giorno del tuo matrimonio, questa fu una promessa
sul mio ultimo respiro, anche se tu no
sentivi le mie promesse, ma so che nel tuo
cuore le hai sentite.  E cosi papa ha mantenuta la
sua promessa.  So che avresti voluto avermi
al tuo fianco sotto e bracci ma il buon dio a
deciso altrimenti. Va bene ora lasci che ti racconta
un po quello che tu hai dimenticato e che io
ricordo bene dal giorno della tua venuta nella
mia vita di papa.


Saturday, September 12, 2015

Like a bird...

Like a bird, I have grown wings.
Human wings that is.
I'm sitting in the belly of a
flying bird.  Around me so many
types of people dressed in all
attires unknown to my eyes.
Colorful they were that's for sure.
There are big people, small people,
medium people of all ages all
speaking the same language in different
words.Once in a while a faint noise reached
me and disturbed my concentration on
what subject I have no idea.
Why do they not stop wailing. I need to
listen to the various instructions, just in case
they say to face eventualities not programmed
in the flight. O.K. silence, the genius in
charge is giving out the generic speech of
welcome aboard.
"Seat belts, luggage under seat, put your seat
upright, buckle up.  The young lady does her
check round and just leaves...."
Now the bird shakes it's wings and starts to
move so slowly one has to pay attention to
see it move. Gathering speed, sputtering noise,
gaining more speed and see the head of the
bird pointing upward & go up, up, up....
A weird feeling that has settled in the pit
of my stomach is starting to complain and the ears
are invaded by the stringent sound of this metallic
bird. I open my eyes and see a mountain of
white fluffy clouds all around me, Why do I compete
with these clouds, where will they bring me, no sorry,
where will they bring this bird and how long will
it be possible to resist the temptation of just
stopping on one of these clouds and continue
the crazy adventure.

NB: Sto ritrovando un senso alla vita per scrivere
sentimenti ancora a me sconosciuti.   Questo brano
sara postato in Italiano fra un po di giorni.
Grazie a tutti per la vostra comprensione.

Friday, September 4, 2015

Bambino

Un bambino si ama, si coccola,
si fa crescere un po la volta,
un bambino e parta di te e non
e fatto per sotterrarlo prima del dovuto.
Un bambino e la nostra forza, la
nostra fierezza, il nostro futuro!

Wednesday, September 2, 2015

Clandestinità


L'aria e il fiato volano via al solo
tuo sguardo. Guardo l'onda che usurpatrice
arriva a l'improvvisa e sfugge in un colpo
d'occhio e mi lasci li nella eterna solitudine.
Il rammarico della lontananza e palpabile
a farci capire che una decisione e dovuta
ora che i baci e coccole no soddisfacene più
questa nostra sete d'amore e di gioia a stare
insiemi. Sarò io a fare i primi passi o
sarà la tua insistenza a finalmente mettere
questa nostra clandestinità alla vista del
mondo e finalmente proclamare questo amore
che ci confessiamo ad ogni momenti che ci
sentiamo e vediamo nell'oscurità di paesi
strani e senza nomi pur di sapere che qualcuno
ci può riconoscere.

PS: Vediamo se qualcosa o qualcuno riesce
a farmi rimettere piede su terra dopo le mie
ferie.                 

Saturday, August 22, 2015

La normalita

Ciao a tutti, eccomi con un po di ritardo
in questo mio blog.  Mi ha mancato tantissimo,
pero il calore di queste 2 settimane dal mio
ritorno di feria in Europa e stato piu di quello
che voleva al mio ritorno.
Tra qualchi giorni faro un riassunto del mio
viaggio sia per l"Italia che per la Francia,Spagna
e ritorno in Italia.
Belli racconti, altri meno belli, avventure
che succede solo ai turisti o anche a quelli
che credano di essere turisti ben avertiti nei
lori paesi....
Un saluto a tutti e la prossima settimana si
inzia la vita regolare di donna di casa,nonna
tassi, cuoca all'improvo, senza ricordare che a
volta ci vuole tanta di pazienza con tutti e per
tutti nella vita di oggi.

Monday, August 3, 2015

Una dosa...

E si una dosa di 10 giorni di aria marina
nel mio vecchio continente e stato stupendo,
ma tutto ha una fine e cosi ora ho
solo i ricordi con me a finche ritrovo
la sua mancanza e ritornero a rifare
un'altra dosa (dio volendo) di aria marina.

Saturday, July 18, 2015

Rilascio estivo

Di questi tempi di corse, tra la cita,
"fughe verso montagne e laghi o per i
più fortunati oceani" per lasciare
indietro di se quell'asfalta
bollente tra lavori di costruzione,
corsie e auto strade sempre ferme
per l'imenso traffico che girano
e rigirano intorno a le nostre
vite di super eroi cittadini, finalmente
si può dire: "Al diavolo tutto ciò,
ora mi prendo alcuni giorni di calmia,
di rilascio fisico e mentale e anche di
avventure....."
Ma sarà tutto vero?
mica sarà un'illusione delle tante nostre
aspettative, coccolate tutto un'anno!
Sara quello che sarà - per lo meno e mi
auguro che tutto vada bene.
Ed al mio ritorno potrò raccontare
le mie avventure tra la mia scappata
fra il vecchio mondo e  il nuovo mondo.
Aiuta, aiuta capite quello che vi sto
dicendo e chiedendo?...
sarà il mio "moto" per oltre 15 giorni....

Ma no vi dico dove il tutto accaderà.
Sara la mia sorpresa.  

Tuesday, June 30, 2015

Grazie - ultima puntata

Eccoci giunti alla fine di questo mio racconto. Mi dispiace di non poter
entrare in maggiori dettagli, con aneddoti e ricordi, in fondo questa e solo
una storia come tante altre del passato e che qui hanno potuto trovare un
loro futuro.
Scorre cosi il mio tempo in questo paese che mi ha accolta senza se e senza ma.
A scuola, delle suore più o meno buone, ci hanno insegnato la storia del
popolo canadese, un popolo d'emigranti sin dalle origini che mai ha lasciato
ritornare i suoi nuovi figli alla terra d'origine.
In verità ci sono stati anche eventi dolorosi: figli, figlie, padri e mamme che
hanno perso la vita nel combattere due guerre sul vecchio continente, due
guerre che in realtà non erano loro.
Sono state accettate per solidarietà nei confronti di popoli in difficoltà e cosi
ci siamo messi a loro fianco e costruito un paese dove regna onore e fierezza.
A scuola non si andava certo no ben  vestiti, per mangiare si utilizzavano
gli ingredienti che c'erano e di cibi all'italiana non se ne parlava perché erano
poco conosciuti e ne arrivavano molto pochi dall'Europa.
Ricordo che in quei tempi si andava al mercato il sabato mattina con la
corriera. Il mercato era all'aperto, si comprava di tutto, comprese
galline vive e verdure. Una volta, tornando a casa in corriere, spunto da una
borsa la testa di una gallina viva che si mise tranquillamente a beccare la verdura
nel sacchetto della persona che c'era davanti. Un'altra volta, un tale aveva
comprato un capretto e a piedi, per due chilometri, lo stava conducendo a
casa legato a una corda. Ad un certo punto l'animale si impaurì e gli
sfuggi via. Fu una una scena comica vedere l'uomo incorrere affannoso per
le strade il proprio capretto. Peccato che in quei tempi non esistevano i
telefonini per riprendere la scena e farla vedere ai giovani d'oggi.
La vita era dura. C'era una vecchia signora che chiedeva solo le ali, il collo
e le zampe della galline perché non poteva comperarsi tutti il resto.
In ogni scampolo di terra vuota, spuntavano ortaggi, o si andava a
cogliere la  cicoria nei giardini pubblici o nelle campagne sperando che
nessuno ti vedesse per chiederti cosa ne volessi fare di quelle erbacce
da noi chiamata "cicoria".
Ho avuto in regalo la mia prima bambola a l'età di 10 anni. Ricordo ancora
la gioia di averla tutta per me. Era cosi bella che la portavo a dormire con me
ogni sera.  Erano giorni felici e bellissimi di un'età che non vedeva e non
comprendeva i problemi degli adulti.
Dopo 6 o 7 mesi, noi bambini già capivamo tante parole straniere, cosi
mentre imparavamo la nuova lingua, cercavamo di insegnarla anche ai nostri
genitori con tanta fatiga. la nuova lingua non gli entrava in testa a questi.
Si continuava con la scuola per imparare chi il francese e chi l'inglese, ma alla
fine si imparo a parlare e scrivere tutte e due.
Quella che mancava un po era la nostra lingua madre (l'italiano) di cui nel
tempo s'è persa molto della sua conoscenza. Alcuni, come me, hanno
continuato leggendo romanzi in Italiano e un po con la scuola il sabato
mattina dalle suore italiane. L'unica stazione radio in italiano andava in
onda per 2 ore la domenica.
..... E questo il racconto degli inizi della mia storia, della mia vita.
Molto altro ancora ci sarebbe da raccontare, come il mio primo viaggio
in Italia dopo 15 anni passati all'estero. Ricordo che l'impressione fu
terribile perché io ricordavo l'Italia degli anni '50, che ormai non c'era più.
Oggi faccio un po avanti e dietro con l'Italia, pero non mi sento più a casa
mia, mi sento come un'animale preso tra un muro (la mia patria) e una
gabbia (la mia nuova patria). Tornando alla terra natale mi sento una
forestiera e nelle mia nuova patria sono sempre un'emigrante...
Mah! forse sono una nuvola che va dove soffia il vento e che non
appartiene a nessuno?

Grazie per la vostra lettura e comprensione, e chi sa se un giorno non
molto lontano continua questa storia.....

NB: E grazie a Davide per il suo aiuto. 

Thursday, June 11, 2015

Grazie continua...

Quando il silenzio mi fa compagnia,
posso permettermi di continuare la mia storia
simile a quella di tante altre persone emi grate,
unite nel ricordo del gran passo affrontato negli
anni dopo laseconda guerra mondiale.
Nella stazione dove eravamo arrivati si
sentiva gente piangere, gridare e correre v
erso quella sala immensa sino a che pian piano
tutto tornò quasi normale anche sui visi delle
guardie ferroviarie che finalmente vedevano tutte
quelle persone stanche, nervose e un po strane,
andarsene con i loro parenti.
Io però non volevo andarmene,
non volevo lasciare che il treno puzzolente
se ne partisse via senza di me perché solo
lui sapeva il percorso che mi poteva riportare
alla nave per far ritorno al mio paese.
Ma cosi non fu e fui costretta di mala voglia
a seguire quell'uomo che ci faceva fretta.
Era una domenica di metà agosto con un c
aldo soffocante e umido, avevamo fame,
ma potei udire quell'uomo dire ad un'altroche
ci voleva più di un'ora per arrivare a casa...
Entrammo tutti in un auto che scaricava una puzza
da far venire il vomito, ma il mio stomaco era
vuoto e non ne poteva uscire niente....
Dal mio finestrino vedevo girare l'auto di qua e di là,
a volte andava diritto, altre volte mi sembrava
che andasse indietro. Dovunque automobili,
tanti automezzi, ma più di tutto era c
olpita da una specie di corriera che emetteva
nuvole di fumo e quel fumo era dappertutto …
e il mio stomaco continuava a ribellarsi.
Finalmente arrivammo.La casa era tutta bianca e
rifletteva tanta luce quasi da far male agli occhi.
Ci accolsero una donna altissima e un uomo magrissimo
con una bambina di due anni che guardava con o
cchi fissi nel vuoto: erano i miei zii e la mia cuginetta
che vedevo per la prima volta.
Il pranzo era pronto e c'era anche un bicchiere
con una bevanda nera o marroncino
dal sapore per me disgustoso, con tante di
bollicine che mi entravano nel naso.
Che schifezza pensai; così che ho gustato
il mio primo bicchiere di coca-cola.
Con una pasta rossa, un pane passabile
e un pollo per otto persone iniziò
la mia nuova vita canadese.
Quei primi tempi furono difficili per la lingua,
per la maniera con cui ci trattavano nei negozi,
e per il mio stomaco che si rivoltava ogni volta
in cui passavo vicino a quelle corriere...
Agosto finì e arrivò settembre.  
Mal vestiti,col freddo e le intemperie,
quei primi due o tre anni furono
davvero molto duri. Io andavo a
scuola dalle suore, alcune erano buone
e comprensive, altre un po meno e in classe
ci mettevano negli ultimi banchi
perché avevamo problemi con la lingua
e non potevano occuparsi troppo di noi.

Ritornero per l'ultima puntata fra qualchi giorni.  
NB: GRAZIE DAVIDE

Sunday, May 31, 2015

Grazie cont'd....

Ancora una volta mi siedo al computer,
fedele amico dell'uomo moderno,
per continuare a raccontare un po di me.
Nella prima puntata avevo terminato col
viaggio in treno che duro tre giorni e tre notti,
cosi continuando il racconto,
arrivammo in una piccola stazione
ferroviaria dove regnava una gran confusione.
Gli altoparlanti facevano annunci a tutto volume,
si sentiva rumori di trombe, di batterie e
suonando cornamuse c'erano uomini in gonnella
e calzettoni di lana, come quelli fatti da mia
nonna e lasciati nel mio paesino di montagna.
C'era un sole caldissimo
e nell'aria si fiutavano odori insoliti e sconosciuti
mentre in lontananza nel vociare
udivo frasi di cui non capivo niente:
"Nico guada a qua....,
...Pasqua so papa,
...Mariuccia si diventata na bella guagliona,
...Rusine scappa a qua da papa!"
e tante altre frasi simili.
Noi tre bambini ci tenevamo stretti alle gambe
della mamma. Lei con le valige e la borsa tra
le mani, stanca e come noi tutti affamata,
guardava da una parte all'altra cercando
quell'uomo di cui ci aveva parlato durante
il viaggio; suo marito, nostro padre.
Sui volti si leggeva la confusione e la paura
quando ... improvvisamente una marea umana
si mise a correre versi gli emigranti.
Alcuni piangevano, altri ridevano, altri ancora,
come noi, erano terrorizzati da tanto caos.
Non so quanto tempo passo dall'inizio di
quell'assalto, so solo che in mezzo alla calca
vedemmo un uomo che correva verso di noi.
Si fermo li ad un passo guardandoci come se
fossimo arrivati da un'altro pianeta,
poi si abbasso e prese in braccia il più piccolo
e diede un bacio sulle guance a mia madre.
Passo una mano tra le mie trecce e fece
scivolare una carezza sul viso dell'altro mio
fratello, poi ci porto via.
Ma io, ancora una volta, non volevo andare con
quello straniero, avrei voluto andarmene in treno
e tornare al mio paesino dove la gente
parlava la mia stessa lingua e non quello strano,
incomprensibile linguaggio.....

Grazie e a la prossima puntata!

NB: Senza il tuo aiuto Davide non andrei
avanti a scrivere in Italiano. GRAZIE

Wednesday, May 20, 2015

Grazie

E  passato il  tempo in cui riuscivo a scrivere
una frase senza dover ritornare a rileggerla,
a cancellarla e rifarla.
Mi chiedo perché,  e veramente non lo so.
Ora che le mie nipotine sono ormai signorinelle,
sembrano non avere più tempo per me anche se,
quando vengono  a  trovarmi,  sono  sempre  affettuose
e  si  prestano  ad  aiutarmi  nelle  faccende  di  casa
senza brontolare. Ritornano poi nel  loro mondo,
alla moderna vita di ragazze
sulla quale a volte io non sono pienamente d'accordo.
Così  col  tempo libero che mi  è rimasto  dovrei  riuscire
a scrivere,  a  ringraziare gli  amici,
a  coltivare  le conoscenze...
ma non riesco. Sarà colpa del  lunghissimo
e implacabile inverno?
Dei  due mesi   di freddo incessante e continuo ?
Anche questo non so...e mi rivedo seduta al buio
dietro una finestra a guardar fuori cercando un viso,
un segno particolare, una stella cadente o quella
che brillava più delle altre.
Cercavo di capire dove fosse fuggita la mia vita,
così ho riaperto il mio libro dei ricordi.
Da bambina in un paesino sperduto tra le
bocche delle montagne del sud,
era gelosa delle bambine di artigiani,
dei don, di quelle che potevano
mettersi vestitini (venuto d'America)
e che con l'invidio di bambine volevano
a tutto costo farsi dire che erano belle,
anzi le più belle del paese.
Ma che vita strana, prima di iniziare la scuola,
mi ricordo della corriera che ci porto a Napoli
e imbarcare in quella nave
(non ci voleva andare su e a forza di belle
frase della mamma sali con un trepido
nel cuore che nessuno poteva vedere o sentire).
Mai visto in vita mia tanta acqua e noi bambini
era un mondo nuovo d'avventura fin a l'arrivo in alto mare,
non si scherzava più, un giorno, due giorni,
tre giorni chiusi in una cabina senz'aria
credevamo di morire li.
Dopo dieci giorni arrivammo in un posto
cosi differente del paesino che voleva
andarmene con un marinaio che aveva presa cura di noi...
Ma niente da fare, la nave riparti, e noi su un treno
abbiamo continuatala nostra strada per 3 giorni e 3 notte
per arrivare  in UNA GRANDISSIMA CITA.
(mi fermo qui per il momento).

NB: un enorme GRAZIE a Davide, sei un vero
amico.

Tuesday, May 19, 2015

Senza tetto

In questi periodi, no tutti siamo felici o tristi,
no tutti abbiamo un stomaco pieno
o mezzo vuoto, ma ci sono anche quelli
che no riescano a cancellare proteste di un stomaco vuoto.
Un tozzo di pane potrebbe aiutare
ma come succede spesso lo debbo rubare
ai topi del quartiere con velocità
e precisione, altrimenti diventerò
io il loro cibo.  Nascondo le gelature dei
miei piedi tra le notizie dei giornali ingialliti
dal tempo,riempio le scarpe bucate e
non azzeccano più i miei piedi, oramai diventati
un po grandicello per questi.
Sono diventata molto brava a nascondermi in
coperte sfilate pero per me sono dei manti
intrecciate di fili d'argenti rubati alla luna pensando
al calore che mi possono dare. 
Mi nascondo dietro un albero, un vecchio casolare
per sentire i canti e suono un po fuori tuono
i pastori che girano per i paese della pianura e montagne
scavalcando ruscelli diventati torrenti
da un giorno a l'altro.  Sento la nonna
cantare una ninna nanna a un cherubino
con guancia bianche e rosso dal
calore di un camino che rilasci odori
di castagne ben cotte e questo mette
in sbuglio il grande vuoto del mio
stomaco e della mia mente.  Chi sa
perché aver lasciato sfuggire un profumino
d'arancio su un tavolo con dolcetti da
farsi fondere in bocca, ma non quella mia.
Ma io resto nascosta e faro molto
attenzione al cane che si accorge che
non faccio parte della sceneggiature
quotidiana sua e mi avverte di non avvicinarmi
troppo. Rialzo un mantellino trovato fuori
di una mangiatoria, rimetto un capello
di paglia secca in testa e ritorno a
nascondermi dietro la mia vita di
poverello di questa vita, con fiocchi
di neve e gelo che mi terra compagnia
fin a la mia prossima caminata per trovare
cibo.....

Guardi questo cielo...

Guardo questo cielo

mi chiedo....
chi ci mette
tutti queste nuance di colori che
nessun artista umano
può eguagliare....
Cerco nel mio più profondo
qualcosa o qualcuno che
possa dirmi come si fa
a non volerci andare e
vagare come una di queste
nuvole!
Un giorno l'uomo si vanterà
di potere inventare una nuova
parola che vuole dire.. :
"Sono l'anima di questo mondo,
mi nascondo tra una nuvola
e mi lasciero andare dove vuole
io no opposero il suo tragitto,
e cosi la mia anima sarà
il capitano silenzioso delle
nuvole...".


Tuesday, April 28, 2015

Arrivera ....

Arrivera,
un giorno
dove si ritornera indietro
solo per ricordare
un qualcosa al cui non ci si
crede piu .....



https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Hc7lzGBz_xc#t=42

Tuesday, April 14, 2015

Il biricchino

Oggi esco fuori del mio campo
parlando di un animale cosi piccolo
e molto insolente.
Dalla nascita si fanno sentire con gemi
senza sosta nascosti sui rami d'alberi
con le foglie per mantenerli caldi e fuori
vista dei predatori.
Poveri genitori anche questi scappano per non sentirli più.
Nascosti tra foglie, rami piccoli e grandi, non puoi
far altre che fermarti e cercare di vedere di dove vengano
quei gemi dall'alba al tramonto.
Ti metti le ottura orecchie,
ma se te li togli, si sente un vacarno di gridi,
misto con quel del cane del vicino, il gatto
che si trova a mezza strada tra la cima dell'albero
e il boschetto di fiori pieni di spine.
Sono acrobati dalla nascita,
diventano birichini ed in fine insolenti,
il più bello e che se la ridano di chi gli fa opposizione
fiduciosi di vincere la partita tra loro e noi umani.
Ti giri e vedi partire i primi pomodorini,
i primi cetrioli ancora piccoli e tenerissimi
che tu hai detto saranno fantastici tra 2 or 3 giorni.
L'autostrada dei scoiattoli
(un file elettrico dovuto essere ricoperto) per il
troppo traffico e da fastidio ai telefoni di casa.
2 tecnici ci hanno messo 2 giorni per arrivare
a la conclusione di ricoprire questi fili
dai animaletti volanti e senza vergogna.
Mentre tu ti giri questi sono pronti a beccarsi
i frutti dei tuoi lavori di giardinieri.
Fai attendi ai buchi nel giardino
il posto preferito per nascondere i lori frutti
e dire che noi umani ci dimentichiamo dove
abbiamo messo le chiave o lasciata la nostra
testa. A volte ti fissano e con una botta di coda
per distrarti e via spariscano sui alberi al
sicuro.
I cani ne hanno paura, i gatti trovano che sono
un po grandi per topi e gli uccelli non c'è la
fanno più a sentirli gridare....
questi sono i nostri amici o nemici,
e cosi viviamo e lasciamo vivere.

Saturday, March 28, 2015

E la mia vita

https://video.search.yahoo.com/video/play;_ylt=A0LEVvZOcBdVxUMAuY4nnIlQ;_ylu=X3oDMTB0ZjNuMHJ1BHNlYwNzYwRjb2xvA2JmMQR2dGlkA1lIUzAwM18x?p=e+la+mia+vita+lyrics&tnr=21&vid=750D89EBB6FC14FCF833750D89EBB6FC14FCF833&l=223&turl=http%3A%2F%2Fts3.mm.bing.net%2Fth%3Fid%3DUN.608041608692305374%26pid%3D15.1&sigi=11rdjgehg&rurl=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DijkEzyidT2E&sigr=11b7h8hm4&tt=b&tit=E+La+Mia+Vita+%2F+It%26%2339%3Bs+My+Life+-+Al+Bano+Carrisi+-+Lyrics+...&sigt=11vuijhqj&back=https%3A%2F%2Fsearch.yahoo.com%2Fyhs%2Fsearch%3Fp%3De%2Bla%2Bmia%2Bvita%2Blyrics%26ei%3DUTF-8%26hsimp%3Dyhs-001%26hspart%3Dmozilla&sigb=1304q4t7s&hspart=mozilla&hsimp=yhs-001
Questa notte sento una malinconia
a farmi quasi piangere.
Ma ho ritenuto le mie lacrime e le ho lasciate
a quelle persone che nelle lore vite ancora non
riescano a farle uscire fuori dell'anima.
Quasi pianto per le 149 persone morte senza
nessuna altra ragione che quella di avere sulle
lore teste un brutto destino.
Dopo la storia vista in TV di un cantautore Sig.Volare
che ho sentito sempre cantare da bambina,
e che mio padre aveva conosciuto nei lori tempi.
Penso al dolore della copia Al Bano e R Power,
io per una uscita che ho mancato sull'autostrada
in Puglia sono arrivata troppo tardi a la tenuta
di questi persone e ho incontrato solamente
lui A.  Ma gia era l'inizio della lora rottura per
la scomparsa della figlia (che ancora oggi non
si sa che destino avevo a la sua nascita.).
Sento tutto il peso del mondo sulle mie spalle
e cosi ascolto alternando tra i brani di Modugno
e quelli di A & R Power.
Tutti vogliamo essere padroni della nostra vita,
e cosi se premo su questa foto ascoltero e pensero
a "E la mia vita".




Saturday, March 14, 2015

Fortuna nella sfortuna....

La fortuna corra dietro chi non la sa
prendere in considerazione.
Io gli chiede sempre di fermarsi
per darmi l'occasione di chiedergli
il perché non si ferma per me.
Sognava di andare non dico per
un mese ma solo per qualche giorni
a vedere il mare Esmeralda e
godermi di una tranquillità mi
credo ben meritata dopo quest'inverno
polare.  Ma ecco che una sensazione
mi disse che non mi sarei mosto di
casa e delle facendo quotidiane.
Un tubo d'acqua si rompe e mi
ritrova con quasi mezzo metro
d'acqua in casa.
Che disastro.....
tutto e rovinato, i vigili del fuoco
accorsi per rimuovere l'acqua.
Sporca e di odore a far svenire
i più forti uomini.
Lettori vi giuro che sono anche
stata fortunata nella mia sfortuna.
E se questo fosse successo mentre
che era a godermi una spiaggia
dove il mare e caldissimo,
sabbia dorata e fine.... e va bene
mi debbo accontentare dell'acqua
gelata e sporca della città.
Con gran sorriso debbo pulire il tutto
e può darsi, dico bene PUÒ DARSI,
faro un zaino e raggiungerò
il sole dei Caraibi.

Wednesday, March 11, 2015

Passato


"Imagine a soul just laying there
and contemplating that sky,
each cloud has a secret,
each ray as a dream,
those stones full of sweat
and salty tears, were hard
on someone's back to
build a castle. But other
times laughs could be heard
as far away as the mountains.
Today all is silent and in
shambles since it lost the
laughs and cries of humans..."
***************************
"Fa che lì riposi la tua anima
contemplando quel cielo,
ogni nuvola racchiude un segreto,
ogni raggio illumina un sogno,
quelle pietre pregne di sudore
e di lacrime salate
erano pesanti sulle spalle
di quanti costruirono un castello.
Ma in altri tempi si sentiva ridere
fino a quelle lontane montagne.
Oggi tutto è silenzio e
rovina da quando si sono perse
le risatee e il pianto degli esseri  umani..."

NB: Davide, io insieme ad alcuni
lettori ti ringraziamo per il tuo
immenso aiuto.

Sunday, March 8, 2015

Canto del fiume.

Dopo il letargo invernale
sotto una massa di ghiaccio,
il fiume spezza l'allucinante silenzio
e risvegliandosi gorgoglia,
scroscia e nel frangersi in flutti,
comincia il suo nuovo canto:
"La mia gelida veste trasparente
s'è strappata al primo tepore
e ho tolto la bianca coperta
che ha nascosto il mio sonno.
Lasciatemi ora cantare al cielo
nella luce dei primi raggi del mattino
mentre gabbiani, aironi, anatre
si vanno specchiando vanitosi
nelle mie dolci e limpide acque.
La mia vivace corrente bacia
anche qualche pesce che guizza
sulla calda scia dei battelli
che serpeggiano come rettili
tra i miei frammenti ghiacciati.
Lasciatemi urlare con il vento
che spira alle mie spalle,
lasciate che vi racconti
lontane storie confidatemi
quando fulgido spunta il sole.
Birichina la luna mi chiede
chi è l'astro più bello del cielo
ed io povero cantautore le dico
che è lei, tra le tante stelline
sul suo cammino notturno.
Lasciatemi cantare le mie storie
ai curiosi pescatori d'altri paesi
che non temono i rigori dell'inverno,
e a quanti  impazienti aspettano
lo sbocciare dei primi fiori.
Ah, se l'uomo potesse ascoltare
e comprendere la mia canzone
saprebbe che un giorno tutto questo,
per lui e per i figli dei figli,
non esisterà più... e allora la musica
si tacerà per tutti..... per sempre"

(ma le note di questa melodia
nella memoria del mondo
impresse resteranno in eterno. )
NB:Davide merci.                           

Donna

Buona giornata a tutte le DONNE del
mondo.Bonne journee a toute les femmes du mondo.Happy woman's day to all.

Saturday, February 28, 2015

Pari....

«Le soleil se lève avant moi,
moi je me couche après lui :
nous sommes quittes.»
 


"Il sole s'alza prima di me,
io vado a dormire dopo di lui,
cosi siamo pari ...."

Tuesday, February 24, 2015

No credo ?



Questo titolo sarà per giustificarmi
con i lettori - no ricordo se già lo
pubblicato.

"Scrivere, ma a cosa serve scrivere...
Da bambina mi nascondeva e nel mio
cervello leggeva tutto CIO che io voleva
leggere a modo mio, bastava solamente
che erano libri dove non avevo bisogno
di un dizionario per capire quelle parole
troppo sofisticate per me.
Tante riviste, tanti foto romanzi,
tra lenzuola e coperte, con una
minuscola luce leggeva, a volte
lacrime scorrevano sul mio viso
infantile, a volte no mi poteva
fermare di ridere ma sempre in
sordina per non farmi sentire dai
genitori.
Le mie fate, i miei demoni, i miei
cavallieri mediovali tutti entravano a
far parte dell'avventura nel mio cervellino.
A scuola era una frana, niente
entrava in testa e non ricordava niente
dopo 5 minuti, pero avevo l'amore
della lettura. Dai libri di Voltaire,
Camus, Collette o Pirandello (l'unico
autore italiano) che mi attirava
a leggere di nascosta.
Una volta sposata divorava i
libri ad ogni momenti. Aveva
una buona scusa ... (faceva più
di un'ora e mezzo di autocarro
per andare a lavorare al giorno)
e cosi i libri erano i miei compagni,
i miei complici, tra le pagine di questi
inseriva una carta, un mezzo foglio
piene di parole, descritto di persone
per infine metterli tra le storie create
in quei momenti di solitudine e di
gioia - nessuno era li per ostacolarmi
con le idee mie no piu infantile,
sapendo bene che nulla poteva uscire di
quei miei scritti... Poi e arrivato
il pc. una scatola che fa impazzire
gli esseri umani, e messo da parte
tutti quei libri,fogli,e perso l'amore
di scrivere ciò che mi veniva in testa
per un bel po di tempo, avevo persa
il stimolo e il gusto delle parole......


Friday, February 20, 2015

Quarto di luna

Che spettacolo la natura ci ha regalato.
Un freddo da cane incessante da giorni,
fiocchi di neve a coprire la terra,
ancora un'altra giornata di freddo intenso
e questa sera a l'ora blu, cosi si vede nel
cielo un quarto di luna un po timida
che unita a la stella, scivolano tra alcune nuvole
a giocare a nascondino.
Il mondo era silenzioso, nessuno umano o animale
fuori per spezzare l'incantesimo del piu bello
spettacolo in un cielo bellissimo una notte di febbraio..

Wednesday, February 18, 2015

La bella e la bestia.

 












"Use those powerful claws to hold on to life!
Fight!  Get up and let out a roar--scare death away!" .


"Usa quei forti artigli per mantenere la vita,
combatti,
Alzati e lasci il tuo grido spaventare via la morta".

La storia dietro questo post:

Beauty and the Beast (1946) trailer

A 1946 French romantic fantasy film adaptation of 
the traditional fairy tale of the same name. 
La Bestia era Jean Marais
La Bella era Josette Day

Wednesday, February 11, 2015

Una vita passata

La vita passata è come una vecchia stella
destinata pian piano a perdere luce.
Volti irreali s'intrecciano nella mente
dove pungente riaffiora il dolore
nascosto dietro un invisibile velo.
Oggi ancora sarò sconfitta dall'immagine
che ho di te seduto su quella roccia
con il fil di fumo della tua sigaretta
che sembra non consumarsi mai.
Ho urlato il tuo nome nel vento,
ma il vento non conosce alcun nome,
e lascia senza risposte il mio grido.
Si fa beffe di me credendomi pazza
e soffia impetuoso sulla mia passione
come un ardente tizzone che avvampa
e cenere soltanto lascia nel cuore.
Ho gridato il tuo nome alla pioggia
che al mattino intensa scrosciava,
ma la pioggia ha soltanto lavato
le calde, mie ultime lacrime.
Allora all'orizzonte ho visto il sole
che sorgeva sulla tua isola verde
confortando il mio pianto dirotto.
Lui, certo ascolterà il mio lamento
senza farti sapere che ogni giorno,
un po' di me sta morendo
mentre il vento finalmente tace,
la pioggia continua leggera
e dal volto scivola fino all'anima.

NB: Grazie amico Davide