Ancora una volta mi siedo al computer,
fedele amico dell'uomo moderno,
per continuare a raccontare un po di me.
Nella prima puntata avevo terminato col
viaggio in treno che duro tre giorni e tre notti,
cosi continuando il racconto,
arrivammo in una piccola stazione
ferroviaria dove regnava una gran confusione.
Gli altoparlanti facevano annunci a tutto volume,
si sentiva rumori di trombe, di batterie e
suonando cornamuse c'erano uomini in gonnella
e calzettoni di lana, come quelli fatti da mia
nonna e lasciati nel mio paesino di montagna.
C'era un sole caldissimo
e nell'aria si fiutavano odori insoliti e sconosciuti
mentre in lontananza nel vociare
udivo frasi di cui non capivo niente:
"Nico guada a qua....,
...Pasqua so papa,
...Mariuccia si diventata na bella guagliona,
...Rusine scappa a qua da papa!"
e tante altre frasi simili.
Noi tre bambini ci tenevamo stretti alle gambe
della mamma. Lei con le valige e la borsa tra
le mani, stanca e come noi tutti affamata,
guardava da una parte all'altra cercando
quell'uomo di cui ci aveva parlato durante
il viaggio; suo marito, nostro padre.
Sui volti si leggeva la confusione e la paura
quando ... improvvisamente una marea umana
si mise a correre versi gli emigranti.
Alcuni piangevano, altri ridevano, altri ancora,
come noi, erano terrorizzati da tanto caos.
Non so quanto tempo passo dall'inizio di
quell'assalto, so solo che in mezzo alla calca
vedemmo un uomo che correva verso di noi.
Si fermo li ad un passo guardandoci come se
fossimo arrivati da un'altro pianeta,
poi si abbasso e prese in braccia il più piccolo
e diede un bacio sulle guance a mia madre.
Passo una mano tra le mie trecce e fece
scivolare una carezza sul viso dell'altro mio
fratello, poi ci porto via.
Ma io, ancora una volta, non volevo andare con
quello straniero, avrei voluto andarmene in treno
e tornare al mio paesino dove la gente
parlava la mia stessa lingua e non quello strano,
incomprensibile linguaggio.....
Grazie e a la prossima puntata!
NB: Senza il tuo aiuto Davide non andrei
avanti a scrivere in Italiano. GRAZIE
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