La
vita passata è come una vecchia stella
destinata
pian piano a perdere luce.
Volti
irreali s'intrecciano nella mente
dove
pungente riaffiora il dolore
nascosto
dietro un invisibile velo.
Oggi
ancora sarò sconfitta dall'immagine
che ho
di te seduto su quella roccia
con il
fil di fumo della tua sigaretta
che
sembra non consumarsi mai.
Ho
urlato il tuo nome nel vento,
ma il
vento non conosce alcun nome,
e
lascia senza risposte il mio grido.
Si fa
beffe di me credendomi pazza
e
soffia impetuoso sulla mia passione
come
un ardente tizzone che avvampa
e
cenere soltanto lascia nel cuore.
Ho
gridato il tuo nome alla pioggia
che al
mattino intensa scrosciava,
ma la
pioggia ha soltanto lavato
le
calde, mie ultime lacrime.
Allora
all'orizzonte ho visto il sole
che
sorgeva sulla tua isola verde
confortando
il mio pianto dirotto.
Lui,
certo ascolterà il mio lamento
senza
farti sapere che ogni giorno,
un po'
di me sta morendo
mentre
il vento finalmente tace,
la
pioggia continua leggera
e dal
volto scivola fino all'anima.
NB: Grazie amico Davide
NB: Grazie amico Davide
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