E passato il tempo in cui riuscivo a scrivere
una frase senza dover ritornare a rileggerla,
a cancellarla e rifarla.
Mi chiedo perché, e veramente non lo so.
Ora che le mie nipotine sono ormai signorinelle,
sembrano non avere più tempo per me anche se,
quando vengono a trovarmi, sono sempre affettuose
e si prestano ad aiutarmi nelle faccende di casa
senza brontolare. Ritornano poi nel loro mondo,
alla moderna vita di ragazze
sulla quale a volte io non sono pienamente d'accordo.
Così col tempo libero che mi è rimasto dovrei riuscire
a scrivere, a ringraziare gli amici,
a coltivare le conoscenze...
ma non riesco. Sarà colpa del lunghissimo
e implacabile inverno?
Dei due mesi di freddo incessante e continuo ?
Anche questo non so...e mi rivedo seduta al buio
dietro una finestra a guardar fuori cercando un viso,
un segno particolare, una stella cadente o quella
che brillava più delle altre.
Cercavo di capire dove fosse fuggita la mia vita,
così ho riaperto il mio libro dei ricordi.
Da bambina in un paesino sperduto tra le
bocche delle montagne del sud,
era gelosa delle bambine di artigiani,
dei don, di quelle che potevano
mettersi vestitini (venuto d'America)
e che con l'invidio di bambine volevano
a tutto costo farsi dire che erano belle,
anzi le più belle del paese.
Ma che vita strana, prima di iniziare la scuola,
mi ricordo della corriera che ci porto a Napoli
e imbarcare in quella nave
(non ci voleva andare su e a forza di belle
frase della mamma sali con un trepido
nel cuore che nessuno poteva vedere o sentire).
Mai visto in vita mia tanta acqua e noi bambini
era un mondo nuovo d'avventura fin a l'arrivo in alto mare,
non si scherzava più, un giorno, due giorni,
tre giorni chiusi in una cabina senz'aria
credevamo di morire li.
Dopo dieci giorni arrivammo in un posto
cosi differente del paesino che voleva
andarmene con un marinaio che aveva presa cura di noi...
Ma niente da fare, la nave riparti, e noi su un treno
abbiamo continuatala nostra strada per 3 giorni e 3 notte
per arrivare in UNA GRANDISSIMA CITA.
(mi fermo qui per il momento).
NB: un enorme GRAZIE a Davide, sei un vero
amico.
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