Tuesday, July 3, 2018

Vita di oggi.


Quando non sappiamo fermarci.
Per gli paesi del nord emisfere l'estate
e una gioia.  Aver trascorso mesi e mesi
tra neve e ghiacci, alla vista del primo
fiore timido che spunta rende l'umano
un po pazzo.
Non c'è più nessuna tolleranza per 
la vita nei traffici, per gli animali
e ancora meno per la vita umana.
Sembra che tutto si deve fare nel 
spazio di 4 o 5 mesi.  Strade con
crateri che rilasciano acqua, incendi 
per la negligenza dei esseri umani,
cita con sporcizia a tutti i due metri,
e parolacce che volano tra un'auto
e altra.  Io in questo mondo pazzo
come faccio a vivere?
Mia nonna diceva "Se non devi uscire,
resti in casa che e più sicura..." 
Nei suoi tempo possibile questo,
ma oggi con le corse, con i capricci,
con i nostro cellulare a sciogliersi nelle
nostre mane, mi chiedo se vale la pena
di continuare con la modernità.
Andrei sulle montagne più alte, dove
e come si viveva una volta e la sola
paura era quella di perdere la nozione
del tempo e non essere più compatibile
con la società che si diceva "moderna".
E si c'era anche in quei tempi "modernità"
dalle carette a le carrozzine, dai vestiti lunghi
dove questi oggi non sono considerate neanche
stracci, a le scarpe fatto di lamiera o di pelle
d'animali. La società dal fuoco nel camino si
moderniza con la patata bucata con un po di
petrolio e questa faceva luce o i raggi della
luna che attraversava una finestra di paglia
nei pagliai di campagna o di montagne.
(un ricordo di bambina nelle montagne e
questi pagliai dove io era felice e dormiva
sotto le stelle).  Oggi si fa il camping con
tutte le modernità a la disposizione di nove su dieci
ma il decimo si muore di fame, freddo e chiamato
straccione, mentre io do a mangiare a cani nei
suoi lettini come se fosse un principe.

Uffffff fa un caldo oppressante e cosi chiudo questo
post e spero di non avere mandati tutti a farsi un
giro per montagne e mare, io vado a l'aria condizionata.

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