Ho sentito qualcosa imporsi sui
miei desideri una notte di maggio.
Ho lanciato la mia risposta con
ardore da un monte in riva al mare
e ti ho chiamato in silenzio, ma
nessuno risposta mi e pervenute.
Seduta li a contemplare il paesaggio
svestirsi degli ultimi vestigi della
giornata per allungarsi sul letto
dell'orizonte, senti un'odore di
miele e di murmuri delle api ritornate
da poco dalla caccia a i fiori gonfi
di miele d'oro e dolce come la
giornata che oramai si e spenta...
Ho continuato l'avventure
delle api che cercavano il miele della
vita rubato a l'anima di un fiorellino.
Ho sperato incontri silenziosi li
su quel monte, la mia gelosia divento
senza fine al vedere l'armonia della
natura confrontare la tempesta che
si alzava in me dopo aver fatto una
domanda al cui io rispondeva,
ma nessun'altro si permetteva di
fare l'equazione dei miei emozioni, per
la paura della mia reazione. A la fine
alzava gli occhi verso quella luna
argentata e ricordo la mano scivolata
un po’ più dolce e lenta
lungo il mio viso e rubare un bacio,
bacio dolce come il miele delle mie
fedele amiche...
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