Io faccio parte della ennesima generazione
di gente italiana, commediante di natura,
che forse non conosce la sua fortuna.
Sono stata povera da bambina,poi donna e nonna,
ma non sono come tutte le altre italiane.
Non mi sento tranquilla e disinvolta,
non possiedo il temperamento sicuro
che avevano i miei genitori.
Mi sento limitata nei pensieri che nascono
dal mio linguaggio. Non possiedo
una voce da gattina e non so
cantare come un uccellino.
Ma io, chi sono ? Nessuno può dirmelo.
I giornali mi considerano un'importuna,
la gente che incontro mi guarda come se
venissi da un'altro pianeta, perfino
gli animali fuggono via sentendomi
parlare una lingua diversa.
Anche il mio modo di vestire, non sembra
attirare un sguardo …
Certo, non sono abiti firmati,anche se portan
la firma d’altri paesi lontani:
un mondo che mai forse vedrò
nel corso di tutta la vita.
Attenta, donna italiana, non farti rubare
quello che ti appartiene:
i tuoi uomini, la tua terra e ciò che ami.
In un mondo senza identità,
guarda alle tue radici profonde.
La vita non è una partita d’azzardo,
non cedere alle lusinghe di chi
sottrarti vorrebbe alla tua gente.
Non fidarti di quanti non hanno pietà,
non buttar loro le briciole del tuo pane
senza riconoscere quale sia il vero bene,
perché magari un giorno potresti essere tu
a dover raccogliere queste stesse briciole
buttate via dai mendicanti di oggi….
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