Monday, September 20, 2010

Solitudine
















Non guardarmi negli occhi
ora che mi sfuggi.
Sembrano passati anni luce
da quando ero seduta con te
ad ascoltare una canzone,
la nostra canzone
e ancora mi chiedo perché
sei scomparso dalla mia vita.
Una triste goccia di pianto,
scende nel solco di altre lacrime
mentre risento quella dolce musica,
e diventa una triste melodia
che avvinghia il mio cuore.
Più la sento e più vorrei ascoltarla
ripensando a te e a me,
a ciò che insieme potevamo essere.
Vorrei poter rivivere intensamente,
la mia storia con te,
quando per te mi sentivo indispensabile
e tu mi dicevi che ero bellissima,
ma non abbiamo percorso la stessa strada
e un piccolo solco, per me è diventato
un mare colmo di solitudine.
Spero che almeno Tu abbia trovato
ciò che andavi cercando
e di cui io non facevo parte…
NB: Davide spero un giorno di poterti
ringraziare di persona per il tuo aiuto.

Sunday, September 12, 2010

A million miles away...

"I might be a million miles away,
but I can still feel the call of the earth,
the sky and smell of the land that was
mine to call home no mater what is my
perception of what we call life.
A million miles away my memories are
not failling me, since my eyes are for ever
searching those feelings of the older days
that a million miles can't bring me back to those days.. "

Thursday, September 9, 2010

Kite and Surfer

If I could take this kite and just follow it's route to all my friends around the world, I would not hesitate one moment.  Life is a strange history book for us to write and for future generations to read and discover.  I will give permission to these waves, surfers to grab a kite or a wave in my place, reach each one of you, give you a HUG and come back to me, behind this sea of cold waters and turbulent skies with your hugs attached to the strings of this kite...

Friday, September 3, 2010

Festa

Oggi e festa, si e festa di tutto e di niente,
ma voglio festeggiare solo per ricordarmi
come si fa a festeggiare.
Una musica a volte sfrenata, a volte dolce come il
miele suona solamente per le mie orecchie,
non importa che ci sia una polvere sospesa
nell'aria profumate di rose e di saline sul
mio viso luccico dal sole, si vedano anche
delle rosette sulle mie guance per il calore,
i miei piedi nudi saltano di qua e di la e
le mie risate diventano contagiose per la natura,
il passante si allontano credendomi pazza di
un colpo solare, ma no si fermano a chiedermi
il perche del mio atteggiamento.
Oggi tutti festeggiamo, anche
il scandaloso gabbiano, si permette
di bucare l'orizonte per darsi più
spazio e piroettare di gioia per tenermi
compagnia nella mia aria ubriaca del
clima mite e odori di spiagge sperando un
tozzo di pane uscisse dalle mie mane, fra poco
anche il vento vera a festeggiare con me
sbattendo i miei capelli cosi solo per
giocare, la mia gonna sodisfar la sua curiosità,
mentre io lo lascerò fare quello che il vento vuole,
tanto oggi si festeggia e brinderò una coppa di
champagne per tutti quelli audaci a seguire
la mia pazzia a festeggiare ancora no so cosa
ma di sicuro festeggerò solo per poter
raccontare a quelli che credano che io sia
trapassando il limito: "ancora nessuno
sa dirmelo" ... quando qualcuno avrà
l'audacita di dirmelo, allora mi fermerò di
festeggiare ...
Vive i festeggiamenti per nessuna ragione.

Thursday, September 2, 2010

Bandito














Una testa bionda vaga per i monti, sembra aver rubato al sole del sud i suoi tratti caratteristici. Il capo riccioluto come la sua terra nativa, gli occhi rubati a una giornata azzurra, la voce soave come il vento che s'infila quieto tra i borghi, i muscoli forti come le sue montagne. E’ un bandito e non si ferma mai. Corre per i prati, supera le colline e scala le cime più alte ed aride.
Conosce il bosco e gli animali selvaggi come lui, insieme affrontano i pericoli della notte.  Lo penso mentre afferra una mela, sento lo scrocchio del suo morso che l’addenta e, con invidia, vedo la sua bocca gustarla avidamente. Vorrei essere io quella mela.  Passa una mano tra i riccioli dei suoi capelli come forse vorrebbero fare tante ragazze innamorate e poi con la sua statura slanciata e con passo leggero, riprende la strada percorrendo grandi distanze senza essere mai visto.  Quando smetterai mio bel bandito di rubare il cuore a tutti quelli che ti stanno intorno?  In una notte, tra inutili lenzuola sulla tua pelle scura e cotta dal sole, chi farà di te un leone ruggente?  Solo un fiore delicato e raro su cui nessun altro aveva potuto posare lo sguardo neppure per sbaglio. Un fiore scelto da te, solo per te che le tue mani potranno dolcemente accarezzare e abbracciare.
O bandito, tu che rubi non solo i cuori e doni quello che hai a quanti non possiedono nulla, dona sostegno e affetto al bimbo rimasto solo al mondo, dona un bacio alla vecchietta che non può muoversi dalla sua sedia, ascolta chi non ha pane per nutrirsi e, per quanto puoi, cerca di aiutarli.  Nel tuo sguardo si rispecchia l’aquila fedele. Se porti un dito alle labbra, l'aquila volerà silenziosa fino alla piuma lasciata ai piedi di un cavallo, nero come un corvo, che impaziente attende battendo lo zoccolo. Insieme raggiungeranno veloci la valle del rifugio nascosto dove nessuno osa avvicinarsi e aspetteranno il loro padrone sperando in una fruttuosa nottata.  Tra piccole e grandi stelle, la luna, più bella del solito, è pronta a dare una mano al bandito della notte creando ombre e nascondigli per ingannare i nemici di questo uomo dal viso di ferro ma dal cuore d’oro.  Detestato dal potere, di giorno coglie un fiore sui monti per regalarlo a la sua bella e di notte ruba per dar da mangiare a quelli del paese che l’hanno visto nascere e crescere come fosse un cherubino.
Dedica questa pagine a le persone che sentano che la vita e come questo bandito, ma con un po di spirito battagliero in noi possiamo vincere molto nelle nostre vite.
Grazie per l'aiuto a Davide con il mio italiano
(foto della statua - autore da me sconosciuto)
per il sfondo ringrazio Luca Orga