C'era una volta, una notte
più di 20 anni fa quando le chat
potevi entrare ed ascoltare ciò
che il mondo faceva, a volte si
metteva musica, a volte dei
ragionamenti cosi solo per
passare in po di tempo con
persone mai viste o era un tuo
vicino di casa, solo la persona
dietro il suo pc lo sapeva.
una vigilia di Natale dopo che
tutti erano andati a dormire
intorno a le 23.30, io entrai
in una di quelle chat e c'era un
silenzio morboso. Ascoltando
Madame Butterfly scriveva cosi
solo per passare un po di tempo
prima di andare a riposare perché
io giorno dopo aveva più di 20
persone per pranzo Natalizio.
Scriveva pensieri sulla mia vita,
sulla vita di tutti che avevano
arrivati al mezzo secolo della
gioventù, ma io scriveva senza
guardare il mio schermo, scriveva,
scriveva, quando di un colpo senti
che c'era qualcuno che era li in
quella chat ma senza farsi vedere
da me, la persona leggeva, ascoltava
la mia opera di Madame Butterfly
e dopo una mezz'ora si messe a
scrivere e mi diceva che era la
prima volta che una notte di
Natale aveva sentito la storia di
una persona senza conoscerla e che
di sicuro e più vera di quelle persone
che entravano solo in chat per le
avventure o mettere fuoco.
Peccato non ricordo il suo nome,
ma ricordo che era del Nord Italia
e che era un giocatore di hockey.
Abbiamo trascorsi più di 2 ore a
parlare dei nostri sentimenti senza
nessuno velo, eravamo SINCERI
perché era la vigilia di Natale e
nessuno dei due voleva terminare
quella notte magica.
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