Un squillo dal mio telefonino
improvvisamente a messo tutto un
mondo in stato d'allerta.
Qualcuno che cercava maniere
per raggiungere un parente di un
parente. La mia prima reazione fu
"ma questo e un scherzo..."
cosa centro io, tutto abbiamo una
conoscenza dei telefonini, internet,
social media ed altro. Ma perché
sono arrivati fino a me!
Una tragedia a tanti chilometri di
distanza con ripercussione per
una buon parte del mondo. Tutti
ragazzi di giovane eta caduti come
mosche per la sola ragione di essersi
trovato in un locale dove pensavano
di essere al sicuro dei pregiudizi,
delle cattiverie umane, dei disdegni
da quelle persone che si credano
possedere un diritto di ripugno contro
un altro essere umano, che in realtà
non e una loro scelta ma bensì sono
nati cosi e cosi sono morti.
Non posso immaginare il dolore dei
lori cari lasciati bruscamente. Come
si fa a comprendere che un momento
ai un figlio o una figlia e in un lungo
istante di terrore se ne vanno via senza
potergli dire "Ti ho messo il al mondo,
eri quello che eri e come genitore ho
accettato te per quello che eri, non
so se sarò in grado di perdonare,
di non ribellarmi contro di me e contro
una società che ancora non si riconcilia
con il fatto che avevano il stesso sangue
dei genitori, i stessi valori che tutti gli altri,
ma la natura decide lei e cosi dovrò dare
aiuto a questi parenti di parenti a ritrovare
il loro figlio deceduto una mattina di giugno
per la sola ragione che era un gay, come
se questo stato fosse un crimine per le
lori famiglie, amici, compagni di lavoro,
la loro nazione, ma anche questi hanno
una bandiera dove fierezza e coraggio
e di tanti colori ancora una volta sporcato di
sangue .....
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