Questo titolo sarà per giustificarmi
con i lettori - no ricordo se già lo
pubblicato.
"Scrivere, ma a cosa serve scrivere...
Da bambina mi nascondeva e nel mio
cervello leggeva tutto CIO che io voleva
leggere a modo mio, bastava solamente
che erano libri dove non avevo bisogno
di un dizionario per capire quelle parole
troppo sofisticate per me.
Tante riviste, tanti foto romanzi,
tra lenzuola e coperte, con una
minuscola luce leggeva, a volte
lacrime scorrevano sul mio viso
infantile, a volte no mi poteva
fermare di ridere ma sempre in
sordina per non farmi sentire dai
genitori.
Le mie fate, i miei demoni, i miei
cavallieri mediovali tutti entravano a
far parte dell'avventura nel mio cervellino.
A scuola era una frana, niente
entrava in testa e non ricordava niente
dopo 5 minuti, pero avevo l'amore
della lettura. Dai libri di Voltaire,
Camus, Collette o Pirandello (l'unico
autore italiano) che mi attirava
a leggere di nascosta.
Una volta sposata divorava i
libri ad ogni momenti. Aveva
una buona scusa ... (faceva più
di un'ora e mezzo di autocarro
per andare a lavorare al giorno)
e cosi i libri erano i miei compagni,
i miei complici, tra le pagine di questi
inseriva una carta, un mezzo foglio
piene di parole, descritto di persone
per infine metterli tra le storie create
in quei momenti di solitudine e di
gioia - nessuno era li per ostacolarmi
con le idee mie no piu infantile,
sapendo bene che nulla poteva uscire di
quei miei scritti... Poi e arrivato
il pc. una scatola che fa impazzire
gli esseri umani, e messo da parte
tutti quei libri,fogli,e perso l'amore
di scrivere ciò che mi veniva in testa
per un bel po di tempo, avevo persa
il stimolo e il gusto delle parole......