Una strana notte,
con dolci contenuti romantici
e forti accenti di parole dette
e sottintese guardando i raggi
di una luna sparviere,
si rifiutava a concedere tregue
ad una notte di strane passioni.
Sentivo le mie estremità
far impazzire e giocare
con il mio corpo avvertivo
strane sensazioni
a cui non davo un nome
a cui non immaginavo un volto.
Tutto improvvisamente finì
così come era cominciato
e la luna pallida mi accarezzò di
una luce lungo la mia delicata
schiena, giocava a correre
sul mio corpo inerte dal
sonno, no riusciva a farmi
aprire gli miei occhi più scuri
della notte, si fermava sulle mie
labbra tra chiuse, accarezzava
il mio collo e scendeva sempre
più giù, sul mio petto reso
pallido da quei raggi insolenti,
mio stomaco trepidava e mia
pancia resto tesa dal mio insuto,
le mie gambe ricoperte da un fine lenzuolo
da far travedere curve smosse
ogni tanto dai miei piedi delicati e fini.
Luna o luna stai facendo un
inventario! per chi....
io non conosco nessuno che
vuole di me e cosi mi sono
rassegnata a restare con la mia
maschera che ho messo il giorno
che ti sei portato il mio unico e solo
cuore con te.
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