Sara un piccolo castello costruito
d'illusione. Durante i tempi pochi
sereni e stiamo più male che bene
diventa il mio rifugio e d'illusione.
Tra cristalli impolverati, tendaggi
sottili dal tempo trascorso, una
finestra lasci entrare un vento
che gonfia a vela e si posa sui muri
ingialliti passando per quella penombra
piena di generosità e distesa su un fianco
mentre l'azzurro s'impossessa sottovoce in quella
stanza oramai chiusa da tempo.
Un incanto di gioia ha stornato la mia buona
volontà diventata esilia come l'anima muta
sul orlo dell'incontro del dolore che mi
raggiungerà d'inaspettato.
Stagione passate di corsa dentro di me,
compagne del mio dolore. Ho accettato
e conservato senza sprecarlo questo dolore.
A la porta dell'eterno varcherò e ti aspetterò
con una mano stesa, li non esistano notti
e ne giorni ma solo una luce che ti avvolte.
E cosi toccheremo una magia eterna d'amore
che esclude il dolore, ma solo grazie a la nostra
portata.....
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