a la deriva tanti oggetti spersi o buttati via per capricci.
Su una spiaggia calma, ogni uomo e un capitano.
No si può attraversare una spiaggia semplicemente
stando fermo e fissando le onde ballottare anche
le mie parole scritte nella sabbia scivolante.
Durante l'inverno una spiaggia demunita di corpi umani
estivi diventa un paradiso per il suo silenzio,
i venti sconvolgano le onde e creano righi di spruzzi
volanti, corrano a tutta velocità senza preoccuparsi
di far cadere sdraie, ombrelloni, capelli e capellini,
ad una società mondana distruttrice.
Il mare si dondola nel suo eterno rituale, un'onda,
un'altra, cento, mille altre portando conchiglia ai colori
esotici con fruscio incessante delle onde del mare
racolte da un oceano e l'altro.
Io continuerò a farmi le mille passeggiate
sperando di resistere ai venti sempre più veloce,
sempre più forte, sperando che il vento non spezzi le corde
sotto i miei piedi, e mi faccia volare lontano, oltre il sole....
NB: Foto presa dal web.
No comments:
Post a Comment