Sdraiata in un immenso prato smeraldo,
cerco di riconoscere ad una ad una
le costellazioni del mio cielo stellato.
Non permetterò a nessun intruso
di disturbare questa mia dolce quiete.
Con le braccia incrociate dietro la nuca,
un filo d'erba tra le labbra, le gambe distese,
ho passato qui il pomeriggio
all’ombra del mio ciliegio,
nel profumo inebriate dell’estate.
Trasportata da una brezza leggera,
una piuma mi aveva sfiorato il viso
andandosi a posare lieve sul petto.
Nel melodioso cinguettio degli uccelli
e nel frinire suadente delle cicale,
mentre il sole mi riscaldava l’anima,
ho socchiuso gli occhi, forse ho dormito,
e nel sogno tutta la mia vita è passata veloce
tanto da perdere la nozione del tempo.
Ora su questo sconfinato manto blu
brilla una pioggia di diamanti soltanto miei.
Sento che vivere così, questo tempo d’estate,
nell’amorevole abbraccio della natura,
fa rinascere alla gioiosa innocenza
della mia infanzia perduta.
NB: Nonno Davide ora godati le tue ferie
e grazie per questa versione molto gradita.
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