Monday, January 4, 2010

Fugace bellezza


Schiudesti la tua fredda mano sulla mia
mettendomi una rosa nel palmo
e poi con un finto sorriso
ti allontanasti fischiettando,
senza girarti, nel buio della notte.
La rosa è appassita
e col passare del tempo,
silenziosa e muta divento,
indifferente alla vita
anche se fiera si mostro
per nascondere la fugace bellezza
che ormai più non serve.
Quella rosa che per un istante,
aveva colmato lo spazio di un tuo sorriso,
ha ceduto il posto ad un altro fiore
dai piccoli boccioli fragili e timidi,
dal destino meno amaro
di quello della piccola rosa
che un giorno posasti
nel palmo della mia mano.
Tornata è la rosa appassita,
nel libro dei miei ricordi…
e sola resterà in attesa
che un’altra la raggiunga un giorno…

NB:Grazie al mio prof
Sig.Davide per il suo aiuto con
questa bella lingua - l'Italiano.

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