Saturday, November 28, 2015

Guardami



"Guardami nei occhi
e sostieni il mio sguardo
mentre confusione e
malore ci circonda.
Guardami, e se puoi dirmi
che pazza io sono, beh,
più di questo non posso dirti:
 "Chi altri al proprio buio
induce, troverà brutta compagnia
finché non riconosci la giusta strada
e li resterai a piangere la tua
nuova acquistata sorte ..."

Friday, November 27, 2015

Saluti a la vita

Oggi è un giorno grigio, senza sole,
ma stamani ho aperti gli occhi
e cosi debbo dire che sono fortunata.
Molti non avranno la fortuna
di vedere questa pioggia leggera,
il plumbeo cielo senza sole,
la neve che si è sciolta nella notte
mentre io, con tazza d'acqua calda,
cercavo sotto le coperte,
di scacciare la malinconia
del buio e scuro mese di Novembre.
Saluti a voi che siete qui
a leggere quel che scrivo,
e mi spiace di non avere
neppure una foto da mostrarvi,
ma se oggi esco, forse potrò esibire
qualcosa di più notevole.

"Buon Thanksgiving day" a i miei
amici Americani sia al sud
o sparsi per il mondo.

Monday, November 23, 2015

La fine delle ferie


Ben ritrovati...
Cosi dopo tre giorni di corse per le campagne
siamo partiti per Civitavecchia, dove,
con trepidazione, dovevamo iniziare la nostro
crociera tanto attesa.  La strada che
percorremmo era molto tranquilla,
senza eventi particolari, con la super strada
un po noiosa e il panorama monotono.
Arrivati al porto siamo stati fortunati
in quanto abbiamo trovato quasi subito,
dopo due o tre giri, dove lasciare la Mini-van.
Ci siamo poi incamminati verso l'imbarco
incontrando qua e la qualche mendicante e  dei
venditori ambulanti con le loro cianfrusaglie
da qualche euro. Dio santo, fuori c'erano 34
gradi  e dentro una massa umana con ventagli,
giornali, fazzoletti, pezzi di cartone insomma  con tutto
quello che si poteva trovare per farsi un po di
d'aria e respirare. E l'aria condizionata? Inesistente...
va beh! Cosi le mie nipoti mi hanno subito rinfacciato
il primo detto: "Quando vai a Roma fai come
i romani..." Ci si lamenta, gesticolando si brontola ...
tanto nessuno ti da retta!!!
Finalmente dopo due ore, fotografati, con i biglietti
verificati, con le chiavi delle cabine, ci incamminiamo ...
e cammina, cammina, e ancora cammina arrivammo
affannati sul ponte della nave per sentirci dire che
le cabine non erano pronte, che bisognava avere
pazienza ed aspettare ancora una o due ore.
Immaginate le nostre facce... "ci sono cadute le
braccia"!  Eravamo appena saliti, ci sentivamo
stanchi morti con lo stomaco che brontolava
perché non avevamo ancora mangiato, santa pazienza...
vabbe meno male che c'era l'aria condizionata!
Passati quei momenti, finalmente si parti lentamente
verso la nostra avventura. Prima fermata
"Cinque terre". Luogo certo stupendo dove abbiamo
visitato chiese, castelli, strade, vicoli, con tanti
odori di cibo conosciuto e sconosciuto. Dovemmo
camminare stando attenti a non perdere le nostre
guide con i loro contrassegni numerati, pero abbiamo
ben utilizzato tutto il tempo a nostra disposizione e alla
fine della giornata non ci facevano male solamente i
piedi ma anche le dita a forze di far video e scattare foto.
Arrivati a La Spezia, c'è stato un altro piccolo inconveniente...
e voi direte ma cosa le è successo ancora!
Dopo due ore di visita prendemmo il treno per andare a
Monterosso, eravamo un gruppo di 20 persone. OK,
comprammo i biglietti e partimmo per la nostra
destinazione, c'erano solo 4 o 5 fermate. Quando siamo
arrivati, tre persone del gruppo, un po lente e in ritardo,
non hanno fatto a tempo a scendere dal treno.  Quando
dai finestrini hanno riconosciuto il capo gruppo sul
marciapiede, ci hanno fatto segno con la mano, ma il treno
ormai partiva e tutto il gruppo stupito era li a guardarli
mentre se ne andavano...
Al capogruppo è quasi venuto un infarto. Quelli 
rimasti sul treno erano cinesi e non capivano una 
parola d'Italiano... Noi comunque, un po di fretta
abbiamo visitato la città, abbiamo pranzato e poi siamo
andati anche a bagnarci i piedi nel mare. Intorno
alle sei pomeridiane siamo ripartiti per ritornare sulla
nave e abbiamo ritrovato anche i nostri tre cinesi che ci
aspettavano avviliti e imbarazzati senza guardaci in
faccia. Una persona poi ha avuto un malore e il 
capogruppo ci ha mandati tutti sul bus per raggiungere
la nave mentre lui, poverino, ha dovuto andare con i
tre cinesi al pronto soccorso dove è rimasto fino a le
11 di sera (Mezz'ora prima della partenza nave). Un
posto dove non vorrò più tornare è Monaco ... Li
vogliono solo turisti ma non danno loro alcun servizio.
Barcellona non è cambiata per niente da quando ci sono
stata quasi 25 anni fa.  A Palma de Mallorca è stato bello e
ho goduto il mare, e non si e verificato nessun evento
particolare.

Capri.... beh lasciamo perdere! anche se
l'isola è molto bella, non c'è pero nessuna considerazione per i
turisti.
Direi comunque che la crociera in se e stata fantastica.
Nel ritorno a casa abbiamo incontrato qualche disagio,
ritardi,perdite di coincidenze, mal tempo,
corse negli aeroporti Canadesi... immaginatevi 7 persone
che corrono per prendere la coincidenze strascinandosi
valige, borse, cose varie in mezzo a fiumane di passeggeri
che arrivano in senso contrario: "Scusa, scusatemi, sorry,
excuse me..." e poi quando trafelati si arriva... il volo non parte!
Abbiamo aspettato  più di due ore...  poi alla fine ci
hanno imbarcati ma abbiamo aspettato un'altra ora perché
c'era maltempo sulla mia città.
... E non era ancora finita perché, arrivati sui nostri cieli ...
c'era traffico sulle piste di atterraggio e abbiamo dovuto
volare qua e la in attesa del nostro turno per poter scendere.
Anche se più volte ho detto "Ma chi me l'ha fatto fare....?"
è stato pero una bella vacanza... e sto pensando di organizzare
un altro viaggetto per l'anno prossimo ... sperando che sia
meno movimentato!

NB: GRAZIE Davide 

Friday, November 13, 2015

Ferie di famiglia - l'arrivo


Finalmente si aprirono le porte dell'aereo e respirammo
l'aria della nostra terra nativa.
Bastò lo scambio di uno sguardo con mio marito
per condividere quella gioia e speravo
che anche gli altri componenti della nostra
famiglia potessero provare lo stesso
sentimento pur non essendo la loro patria.
Raccolte le valigie e passati i controlli
della dogana, un signore di una quarantina
d'anni, mi chiese dove avremmo trascorso
le nostre due settimane. Gli raccontai del
nostro viaggio e gli dissi che avremmo percorso
l'autostrada Roma-Napoli. Lui, con un
finto sorriso sulle labbra e un pizzico di malizia
negli occhi, mi disse: "Beh ora conoscerete il forno Italiano..."
e io avrei voluto rispondergli :" Amico, se tu venissi nel
mio paese adottivo, ti farei provare quale frigorifero sia
e non ti lamenteresti più del forno italiano!".
Successivamente andammo alla ricerca della compagnia
di noleggio delle auto. Fatti tre piani in un ascensore
mezzo rotto, arrivammo finalmente, con prenotazione in
mano, ad uno sportello. C'era una coda lunghissima,
qualcuno dei nostri si mise in fila ed io con gli altri
ci mettemmo in un angolo ad aspettare.
OK tutto bene...aspettiamo,aspettiamo,
aspettiamo e ancora aspettiamo.
Intanto un po' di sete e d'appetito cominciò
a farsi sentire. Giunti al bancone, mia figlia e
suo padre stavano discutendo più di quanto mi
aspettassi. Passarono cinque minuti e
continuavano a discutere, poi 10 minuti, 20, 30
minuti e la discussione proseguiva.
Gli altri clienti cominciavano a lamentarsi,
ma niente da fare "Marco B", l'impiegato allo sportello,
continuava a dire che la mini-van prenotata,
per noi non c'era!
Ma come, con la prenotazione in mano,
con il pagamento già effettuato per i 4 giorni
nei quali ci sarebbe servita ...la mini-van non c'era?!
A quel punto anche la pazienza di mio marito e
mia figlia non c'era più.
Ci offrivano un'auto per 6 persone ...
ma noi eravamo in 7 e in più c'erano i bagagli.
"Marco B" diceva che gli spiaceva ma non poteva
fare niente. Allora mia figlia chiese il suo nome
e quello del direttore, poi si mise a scrivere ad alta
voce un e-mail al Presidente della compagnia di noleggio.
Marco Bello, questo era il suo cognome,
sentendo nominare il Presidente che mia figlia
conosceva ed al quale stava chiedendo l'utilizzo della
sua mini-van, usata quando veniva a Roma...
cambiò subito di colore diventando paonazzo!
Cari lettori, dopo 45 minuti, la mini-van fatta arrivare
apposta da Civitavecchia era a nostra disposizione e
anche se non era pulita, era certo meglio di niente.
E così potemmo partire. Eravamo tutti con un gran
appetito e stanchi morti senza sapere che...
un altro disastro ci aspettava!
Giunti in albergo non c'erano stanze per noi.
Mostrammo la prenotazione, ma poiché eravamo
arrivati in ritardo, avevano dato le nostre stanze
ad altri clienti. Voglio stendere un velo pietoso sul nome
dell'albergo in quanto ci hanno dato delle
camere simili a dei tuguri...
noi abbiamo accettato solo perché era la soluzione per
una notte soltanto. Finalmente il giorno dopo ci
diedero stanze da "...cristiani".
Facemmo quindi visita al vecchio casolare dei genitori,
andammo a trovare alcuni parenti e a passeggiare
per il piccolo paese che avevamo tutto per noi.
E' stato molto bello fare vedere il paesino dei nonni e
dei bisnonni paterni alle mie nipoti che ad un certo
punto mi chiesero come mai alle due del pomeriggio,
nei vicoli e in piazza, non ci fosse in giro nessuno.
" Mie care nipoti - dissi - a quest'ora e in questa stagione,
dopopranzo ( si fa la "pennichella" - un sonnellino - )
è tutto chiuso e le strade restano vuote".
Di questo fatto le mie nipoti furono molto contente
perché cosi ebbero tutto il paese a loro disposizione e
smossero così anche le pietre ...per la curiosità!
 
OK la prossima puntata sarà la crociera ed il ritorno a casa.
 
NB: Ciao Davide, grazie e tutto quello che ti so dire.