Monday, November 29, 2010

Quando Mai....

Quando mai ritornerà l’anno e il magico mese
a fermare i tuoi occhi per guardarmi davvero,
prima di pronunciare quelle mie parole d'amore
che una raffica impetuosa di vento ha disperso.
Quando mai invocherò il passato,
senza tener conto del presente,
dei nostri incontrollabili palpiti, dei sorrisi senza fine, 
quando, davanti ad uno schermo,
ore e minuti sembravano eterni.
A notte tarda, i nostri cellulari erano nostri complici,
e tu mi facevi ascoltare le più belle melodie,
senza mostrarmi attraverso i tuoi occhi, il tuo mondo!
Quando mai avrò occasione di ridere,
incredibilmente intenerita e stupita,
dell’orgoglioso e incessante tuo descriverti,
mentre io, ingenua, pur non sapendo
se fossero del tutto vere, credevo alle tue,
seducenti, ma vuote parole ...
Nutrivi l’anima mia con frasi estasianti
sapendo di affascinarmi quando dicevi
di volermi amare fino a che i nostri capelli
fossero diventati bianchi.
Si affollano i ricordi di allora,
ma ancora non so, se per quel tempo fugace,
hai fatto parte davvero della mia vita.
Restano solo parole che bruciano ancora le mie 
labbra di quella pura felicità, rovente come il sole,
mentre ad occhi chiusi immagino, disperatamente,
di baciarti sotto un cielo stellato.
Sento il tuo caldo fiato espandersi sul mio corpo
e restarci affinché di te non mi possa dimenticare.
Chi sa se ora hai un figlio che t’assomiglia.
Chi sa se ora nel guardarlo, ti sfiora il desiderio
che quel figlio possa essere nostro.
Non so se mai nella vita ho avuto fortuna!
Sembra che lei mai si fermi alla mia porta
e non ascolti la mia preghiera
d’ essere donna come tutte le altre.

nb: un sincere ringraziamente a Davide
per il suo immense aiuto con il mio italiano,
goditi questo tuo lungo weekend.

Monday, November 15, 2010

Perche siamo cosi gli Italiani #1....

Non ho trovato risposta a questa domanda..
Perche siamo cosi noi Italiani...
Non importa se siamo Italiani dal stivale,
o Italiani dai altri continenti,
sembra che dove andiamo ci facciamo
sempre notare, altri non hanno da chiederci
le nostre origine:
sei Italiana,
vous etes Italiens,
You are Italiens ....
Ha ecco perche no
riesco a togliere i miei occhi da te,
Italiani sparsi per il mondo portano con
se le lore abitudine (buone e meno buone)....
Da continuare nei prossimi giorni.






Thursday, November 11, 2010

Remember ... Ricordo

Sento il cinguettio degli uccelli
mentre solo, in questa buia trincea,
aspetto il lento morire del sole
e inseguo quella palla infuocata
che pian piano si spegne
sull’orizzonte di questa fossa.
Scende calma la sera
come un sospiro di sollievo,
dopo il fragore di un giorno
di altra cruenta e dura battaglia.
Si fondono in quest’ora paura e coraggio,
sconforto e speranza, ed io, io…
d’essere vivo, ringrazio il cielo.
Corre la mente col cuore
al paese che un giorno ho lasciato,
al sorriso dei miei cari,
agli occhi di un figlio,
al bacio del mio amore lontano…
Con questi sfuggenti pensieri
al calar delle ombre,
volgo attorno lo sguardo,
e resto impietrito, con gli occhi sbarrati.
Un amico d’arme giace qui accanto,
sul petto gli è sbocciato fatale,
un grande papavero rosso.
Ora gli uccelli non cantano più.
Su questa dolente quiete,
lieve e struggente nell’aria,
suona la tromba il “silenzio”.
Col suo nero velo una donna,
nella nebbia avanza sicura.
Forte ti stringo tra le braccia
bagnando di lacrime il tuo volto
e a Lei ti affido per sempre,
mio pallido, perduto compagno...
Ma stagione dopo stagione,
continuerà a fiorire il tuo ricordo
nei tanti papaveri rossi di un prato,
quando, tra il fumo di bombe e mortai,
sulle note di questo “silenzio”,
tornerai sulla strada di casa…

Nel silenzio ricordiamoci quello che fu...

Thursday, November 4, 2010

Riconoscersi

La mia mente lavora senza sosta.
Mi chiedo il perché di tanta fatica
per ricordare il tempo, gli eventi,
gli oggetti, le persone.
Se la memoria non mi sovviene
durante il giorno o quando dormo,
presumo  allora d’essere ostaggio
della mia senile demenza !
Tutto è confusione. La realtà è deformata.
Un odore, un finto sorriso,
le note di un'aria musicale che sfugge,
niente, proprio niente, mi conduce
a ricordare ciò che la ragione cerca,
invano, nella nebbia della mia mente.
Mi hanno dato un bracciale
con le lancette puntate verso casa,
ma io non so leggere la direzione. 
Sopra c’è anche un minuscolo bottone,
e quando lo premo una voce mi chiede,
chi sono, dove sono e che cosa faccio lì.
Ritorna a casa tua”, mi dice.
Nel mio cervello, quella voce meccanica,
incalza, non si arrende mai.!
Forse è la voce della mia coscienza,
o forse quella d’un bugiardo che m’inganna,
dicendo che è solo per il mio bene!
No, non ascolterò nessuno.
Resto qui e non mi muovo.
Lascerò che mi cerchino per le strade,
per i campi, negli ospizi, 
lascerò che il mio tormento sia anche il loro....
Spero solo che trovino la mia carcassa
in questo sperduto angolo buio,
prima che la mia anima si stanchi
e svanisca nel silenzio invadente 
qui, a due passi da casa mia.

Per i sofferenti di Alzheimer.

NB: Un grande ringraziamente al Signore 
Davide - che nominero come il mio professore
d'Italiano ed del suo aiuto. Grazie amico.