Friday, April 17, 2009

Storia di 2 giovani

Eravamo seduti su una panchina di pietra in riva
al lago Sirio. La mia mente si distrae, guardo il
lago a pochi metri di distanza che nella sua piattezza
fa vedere delle piccole onde che rendono la sua
superficie leggermente increspata.
Il sole c’è, man non riesce a sconfiggere
l’aria ancora fresca. Il castello di Montalto Dora
spunta sornione tra due basse cime.
Lo sguardo risale la collina e poi la montagna,
sono ancora grigie. Quel grigiore che nasconde
un latente stato di vitalità che da qui a poche settimane
porterà allo spuntare delle foglie.
Alcune macchie rosa e gialle avvertono che da lì
a pochi giorni il panorama cambierà: sarà PRIMAVERA!
Lo sguardo si alza ancora ed arriva al Mombarone
passando dall’abitato di Andrate che da qui sembrano
solo quattro case. Il pensiero va a quel settembre 1999
quando ho fatto quella gara di quasi tre ore, circa
venti chilometri e 2100 m di dislivello;
una bella esperienza che sono contento di aver fatto.
All’improvviso mi volto verso destra e vedo che dagli
occhi di Tiziana nascosti dagli occhiali da sole le
lacrime scendono copiose. Il labbro superiore ne è
completamente bagnato ed un fazzoletto di carta riesce
stento a raccoglierle tutte. Mi avvicino ed appoggio
il mio fianco al suo ed alzo la mia mano destra sulla
sua spalla accarezzandola. Mi dice: scusa scusa mi
dispiace, mi è preso il magone, mi dispiace di farti
stare male. Il mio pensiero va a ritroso pensano
alle scene e situazioni vissute in quel momento e
nelle due ore precedenti. Tiziana mi sembrava serena
ed è stata lei a proporre la passeggiata attorno al
lago Sirio; una passeggiata in mezzo alla natura con
un suggestivo panorama, per la zona in cui ci troviamo.
Poco prima scendendo verso la riva del lago abbiamo
incrociato una coppia, la donna vistosamente incinta
si teneva con due mani il pancione avvolto da una maglia
nera aderente che ne faceva trasparire tutta la sua ampiezza.
Già seduti sulla panchina si fermano proprio davanti a
noi due coppie con due passeggini contenti due bambini
molto piccoli. Praticamente non si vedevano. Tutti e quattro
i genitori, prima guardano dentro una carrozzina, poi fatto
un passo guardano nella seconda carrozzina. Sono molto
convinti nello scambiarsi informazione e consigli
sugli accessori che in quella situazione rendono
la vita più facile al bambino ed ai genitori.
Nel mio silenzio lo sguardo vaga nell’intorno. A pochi metri
di distanza,sulla panchina vicino ci sono alcune persone.
Prima non le avevo viste bene; mi era parso di scorgere
alcune sagome con la coda dell’occhio. Avevo considerato
la presenza di alcune persone più che altro per le voci
che sentivo. Ora il mio sguardo passando dietro la schiena
di Tiziana intravede una donna in mezzo ad altri
seduta nella panchina vicino. La mamma si è girata verso la
collina dando le spalle al lago e sta allattando il suo piccolo.
Il tardo pomeriggio e la serata sono continuati poi
tranquilli anche se accompagnati da lunghi momenti
di silenzio, tra una pizza ed alcune decine di minuti
ancora insieme poi dopo.

Per te amico Veneziano e la tua bella Tiziana,
un bacione, no si deve mai perdere speranza, la vita e piena
di sorprese!
Ros

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